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The post-Covid Legal Innovation, between gaps and new players

July 15, 2021

 Alessandra Ferroni commenta l’edizione 2021 di “Future Ready Lawyer”. L’indagine condotta da Wolters Kluwer fotografa il settore legale in un anno eccezionale e porta alla ribalta il ruolo dell’innovazione digitale.

di Claudia Morelli

Innovazione: law firm e legal department aziendali dovranno colmare tre gap, per posizionarsi saldamente nel mercato legale post pandemia. I tre gap sono:
• il divario tra il servizio legale offerto e le aspettative dei clienti;
• l’effettiva preparazione (di merito ma anche di management) riguardo ai principali tech trends dei prossimi tre/cinque anni;
• la capacità di gestire strategicamente la mole di informazioni che cresce, cresce…
Di fronte a questi tre gap della legal industry “tradizionale” si staglia il “campione” post Covid: l’Alternative Legal service providers (Alsp), che è il trend principale nei prossimi 5 anni nella legal industry.
La corsa è dunque verso lo sviluppo in-house di soluzioni tecnologiche piuttosto che affidarsi ad una legal tech.
Sono questi, a mio avviso, i risultati più interessanti della edizione 2021 della survey di Wolters Kluwer “Future Ready Lawyer”, osservatorio privilegiato per scrutare l’evoluzione della legal industry. La ricerca ha coinvolto le opinioni di 700 avvocati in nove Paesi europei e negli Stati Uniti.
I risultati che considero più interessanti, consentono di focalizzare sinteticamente le aree di intervento più urgente per potersi posizionare competitivamente nella corsa al mercato dei legal service da qui ai prossimi cinque anni. Vediamoli sinteticamente.

I trend complessivi nelle law firm
Solo il 32% degli avvocati afferma che la propria attività è molto preparata a stare al passo con i trend più significativi che avranno un impatto nei prossimi tre anni: la crescente importanza della tecnologia in ambito legale (77%), la gestione di una maggiore quantità di informazioni più complesse (77%), la soddisfazione delle mutevoli aspettative dei clienti/della leadership (76%).
La crescita degli “alternative legal service providers” (ALSP) è stata indicata come la dinamica di cui ci si aspetta la crescita maggiore rispetto al 2020, per il 74% degli intervistati (+ 6 punti rispetto al 2020).
Al secondo posto si è posizionata la gestione di una maggiore quantità di informazioni più complesse (77%).

I trend complessivi nei corporate legal office
La pandemia ha esacerbato la pressione a cui sono sottoposti i corporate legal office. Di fronte a un incremento significativo del carico di lavoro e alle risorse limitate, i corporate legal office si avvalgono sempre più della tecnologia per automatizzare le attività e migliorare la produttività, cercando al contempo di controllare la spesa per i costi legali esterni.
Le principali aree in cui i corporate legal office si attendono i maggiori cambiamenti nei prossimi tre anni sono:
• maggiore utilizzo della tecnologia per migliorare la produttività (84%);
• maggiore collaborazione e trasparenza tra gli studi legali e i clienti (80%);
• maggiore attenzione all’innovazione (78%);
• maggiore utilizzo di metodi di parcellazione alternativi (78%).
Sebbene i corporate legal department si attendano cambiamenti significativi, essi si trovano anche ad affrontare barriere all’attuazione del cambiamento, con il 60% dei legali aziendali che indica la difficoltà del Change Management e la resistenza al cambiamento da parte della leadership quale ostacoli principali. Il 60% ha anche citato i costi associati al cambiamento, confermando ancora una volta la pressione dettata dai costi a cui sono sottoposti gli uffici legali aziendali.

Alessandra Ferroni
Partner di Gianni & Origoni, Co-Head della practice di Diritto del Lavoro e Relazioni Industriali

“Gli esiti della ricerca 2021 Wolters Kluwer Future Ready Lawyer, senz’altro condizionati dalla “rivoluzione” pandemica, trasformano i trends in certezze. Anche per gli avvocati – tradizionalmente restii ai cambiamenti – l’innovazione digitale riveste ormai un ruolo centrale. Nonostante la consapevolezza, la trasformazione non è ancora compiuta. La sfida è
dunque quella di agire su molteplici leve attraverso:
• un processo di change management che parta dai vertici degli studi legali;
• la mappatura delle esigenze interne ed esterne per disegnare una strategia tecnologica ad hoc;
• un processo bottom up in un’ottica di contaminazione;
• l’introduzione nell’organizzazione di competenze che rispondano alle esigenze di una nuova industria in piena crescita, legata al mondo della tecnologia e alle start-up, ma anche ai nuovi modelli di business e digitalizzazione di manifattura, servizi e finanza.
Guardando alla ricerca, dunque, agli Studi si chiederà sempre più di accompagnare al rigore tecnico e alla competenza, la padronanza delle tecnologie (es. IA, coding, ecc.). È la formazione del professionista che sta cambiando: non più solo diritto, ma comprensione dell’interazione tra leggi e informatica”.

Le relazioni tra cliente e studio legale: persiste il divario
Questo è un dato molto preoccupante, visto che anche la edizione 2021 conferma la distanza tra l’offerta dei servizi legali da parte delle law e le aspettative dei legal corporate office già evidenziata nella precedente edizione.
Meno di 1/3 delle law firm soddisfa i cinque criteri principali con i quali i legal departement scelgono i legali esterni, ossia:
• fiducia nel fatto che lo studio riesca a soddisfare i bisogni;
• specializzazione nei tipi di servizi richiesti;
• familiarità con la tecnologia per fornire il miglior servizio possibile;
• efficienza e produttività;
• organizzazione interna adeguata (fornitura al proprio personale gli strumenti necessari per gestire il proprio lavoro).
I clienti insomma si aspettano di più dagli studi legali; mentre cresce l’importanza della tecnologia come fattore scriminante di preferenza.

L’evoluzione post pandemia nelle law firm
Gli studi legali prevedono cambiamenti tutte le aree della professione: tecnologia, relazioni con i clienti e personale.
Le aree in cui la maggior parte degli studi legali prevedono un cambiamento nella modalità di offerta dei servizi nei prossimi tre anni sono: maggiore specializzazione dei servizi legali offerti; maggiore utilizzo della tecnologia per migliorare la produttività; maggiore attenzione verso l’innovazione; maggiore collaborazione e trasparenza tra gli studi legali e i clienti; maggiore utilizzo di metodi di parcellazione alternativi.
Il 63% degli studi legali si attende una crescita dei propri investimenti tecnologici nei prossimi tre anni, in aumento rispetto al 60% nel 2020, al fine di : supportare le attività aziendali e il lavoro dei clienti; creare una funzione dedicata all’innovazione e un focus specifico; formalizzare il processo di feedback dei clienti; utilizzare la tecnologia CRM; avviare progetti di ottimizzazione dei processi; esternalizzare il lavoro.
Non è certo un lavoro facile, visto che sono attive anche barriere al cambiamento, che dipendono dai costi (53%) e da difficoltà di change management (47%).
Quando si passa ad analizzare le tecnologie che la law firm hanno intenzione di implementare, coglie un po’ di sorpresa che - a livello world wide - la principale tecnologia da implementare sia… la firma elettronica.

PRINCIPALI TECNOLOGIE DA IMPLEMENTARE PER LAW FIRM E CORPORATE LEGAL OFFICE
L’evoluzione post pandemia nei legal corporate office
Il 57% degli uffici legali aziendali si attende una crescita dei propri investimenti tecnologici nei prossimi tre anni, in aumento rispetto al 51% nel 2020. Appena 1/3 degli avvocati in house ritiene che il proprio ufficio legale aziendale sia molto preparato a gestire i nuovi bisogni, nonostante i progressi in quasi tutte le aree, soprattutto nell’implementazione efficiente dei processi di change management e negli investimenti tecnologici strategici.

Preparazione al cambiamento nelle law firm
Rispetto ai temi del personale e della organizzazione, il 35% degli avvocati ritiene che il proprio studio legale sia molto preparato a gestire il cambiamento. Rispetto al 2020, gli studi legali hanno riportato progressi in tutte le aree, con la variazione maggiore relativa all’efficace implementazione dei processi di Change Management (in aumento di 8 punti rispetto al 22%).
Con riferimento alla strategia tecnologica e l’orientamento al cliente, meno del 35% degli avvocati ritiene che il proprio studio legale sia molto preparato, anche se come trendline 2021 gli studi legali hanno riportato miglioramenti in tutte le aree, con il principale progresso nel soddisfare i mutevoli bisogni dei clienti (in crescita di 9 punti rispetto al 25%).

Preparazione al cambiamento nei legal corporate office
Appena 1/3 degli avvocati ritiene che il proprio ufficio legale aziendale sia molto preparato a gestire questi bisogni imposti dall’innovazione nell’organizzazione e nel recruiting di figure professionali adeguate. Trendline 2021: gli uffici legali aziendali hanno fatto progressi in quasi tutte le aree, registrando la variazione più significativa rispetto al 2020 nell’implementazione efficiente dei processi di Change Management (in crescita di 7 punti rispetto al 21%).
In merito ai temi di strategia tecnologica e focus sul cliente, meno di 1/3 degli avvocati aziendali ritiene che il proprio ufficio interno sia molto preparato a gestire queste esigenze. Trendline 2021: gli uffici legali aziendali hanno fatto progressi in quasi tutte le aree, con il progresso maggiore rispetto al 2020 registrato da investimenti tecnologici strategici (in crescita di 7 punti rispetto al 24%).

Legal tech oppure sviluppo in house?
Interessante il focus sulle iniziative di innovazione tecnologica in tutti e tre i segmenti (software house, law firm e legal corporate office), con le società di servizi aziendali ad essere le più propense ad attuare iniziative di innovazione (96%), seguite dal 91% degli uffici legali aziendali e dall’83% degli studi legali.
La prima in assoluta è quella di sviluppare in-house soluzioni tecnologiche legali, con il 42% degli studi legali, il 41% dei corporate legal department e il 39% delle società di servizi aziendali; la seconda è quella di provvedere al reclutamento di uno specialista/team IT (33% degli studi legali, 36% dei corporate legal department e 40% delle società di servizi aziendali); infine quella di collaborare con una start-up tecnologica (33% degli studi legali, 34% dei corporate legal departement e 39% delle società di servizi aziendali).

Altalex Online, 30 giugno 2021